HAEMODOL - DOLORE IN EMOFILIA: campanello d’allarme di una protezione incompleta
Una nuova alleanza multidisciplinare per far emergere la rilevanza del dolore,
capirne la causa e definirne la corretta gestione nelle persone con emofilia
Fino a ieri è stato un argomento “spinoso”, quasi tabù: il medico era senza appropriate soluzioni terapeutiche, il paziente lo considerava parte integrante della sua malattia. Oggi diventa invece un “sintomo sentinella” di un possibile danno articolare che, grazie a una nuova alleanza multidisciplinare, si può riconoscere, valutare, trattare correttamente e, non ultimo, prevenire il dolore in emofilia.
Haemodol è un percorso avviato da Sobi, con il patrocinio di FedEmo e SIAARTI, che si pone come traguardo la definizione di linee di indirizzo per prendersi cura in maniera adeguata del sintomo dolore. Nel corso della conferenza stampa saranno presentati i dati raccolti da Osservatorio Malattie Rare sul dolore delle persone con emofilia e verrà puntato il riflettore sulla necessità di un approccio olistico all’emofilia, che ridefinisce il concetto di protezione prendendo in considerazione ogni aspetto della vita e guardando al di là dei singoli episodi emorragici.
Interverranno:
• Prof. A. Corcione, Presidente SIAARTI - Società Italiana di Anestesia Analgesia Rianimazione e Terapia Intensiva
• Francesco Cucuzza, Consigliere FedEmo
• Prof. C. Mattia, Terapista del dolore, Dirigente U.O.C. Anestesia del Polo Pontino de La Sapienza
• D.ssa C. Santoro, ematologa, Dip. Biotecnologie Cellulari ed Ematologia, Sapienza, Univ. di Roma
• D.ssa Maria Tommasi, Medical Director Sobi Italia
CON IL PATROCINIO DI